Ieri sera, al Duse, il pubblico ha applaudito il ritorno di due straordinari attori che per anni hanno contribuito a scrivere la storia del nostro teatro: uno, in carne ed ossa, Eros Pagni, l'altra, idealmente, nel decimo anniversario della sua scomparsa, Mariangela Melato.
Due presenze fondamentali, rimaste nel cuore di tutti i frequentatori del teatro.
Alla Melato, il Teatro Nazionale ha
intitolato già da anni la scuola di recitazione e nei prossimi
giorni, come ha annunciato a fine serata Andrea Porcheddu
(dramaturg del Teatro) le dedicherà una rassegna in video di
alcune delle sue grandi interpretazioni.
Eros Pagni, oltre cinquant'anni di lavoro intenso e
appassionato sulle tavole dei nostri palcoscenici, è tornato
invece nelle vesti del protagonista di "Così è (se vi pare)" di
Pirandello, una coproduzione fra vari teatri siciliani, per la
regia di Luca De Fusco.
Affidandosi ad una scena squadrata di Marta Crisolini
Malatesta (uno spazio indecifrabile, con seggioline tipo cinema
parrocchiale e un vecchio microfono usato per interrogare i
personaggi-chiave del giallo pirandelliano), il regista ha colto
assai bene il senso di mistero, di grottesco che emerge dal
testo con la scontata conclusione sulla natura sfuggente e
insondabile della verità.
Un lavoro corale che ha coinvolto Anita Bartolucci, Giacinto
Palmarini, Paolo Serra, Lara Sansone, Giovanna Mangiù, Valeria
Contadino. Domenico Bravo, Roberto Burgio, Plinio Milazzo, Irene
Tetto.
Eros Pagni, con la classe di sempre, con quella capacità di
modulare una voce unica e dettare con naturalezza il tempo delle
battute, ha regalato uno splendido ritratto di Laudisi, il
filosofo, il saggio che sin da subito coglie l'impossibilità di
arrivare a una verità condivisa e guarda con ironico distacco
alle curiosità morbose degli altri.
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