Ranieri sicuro: "Una salvezza
ancora tutta da conquistare, è un campionato bellissimo sia
dietro, sia per l'Europa: ma siamo pronti per questo rush
finale". È l'avvertimento che il tecnico del Cagliari lancia
all'antivigilia di Genoa-Cagliari, lunedì 29 alle 20.45 a
Marassi. "Sarà una gara da leggere molto attentamente - spiega -
giochiamo contro una squadra che sa quando manovrare e ripartire
forte, tra l'altro in un ambiente molto bello e particolare. Ci
sarà il sold out. E i tifosi del Genoa sanno spingere la loro
squadra".
In uno stadio che riporta Ranieri indietro nel tempo: "Lì ho
esordito in serie A nel novembre del 1973, un ricordo che non si
può dimenticare anche se perdemmo 2-1. Tra l'altro con i gol dei
giocatori che stavo marcando, Corradi e Simoni".
Ma ora conta solo il presente: "Siamo concentrati e
programmati per considerare ogni gara come decisiva - assicura -
Per mesi siamo rimasti sott'acqua e ora non ci vogliamo
ritornare. Abbiamo sofferto, non vogliamo più soffrire. Per fare
questo la nostra arma è la compattezza: dobbiamo essere
aggressivi dal punto di vista mentale. Non c'è nessun pericolo
di sottovalutare l'avversario. Vero che abbiamo vinto all'andata
2-1, ma negli ultimi minuti il Genoa aveva avuto tante ottime
occasioni. Quindi massimo rispetto".
Cagliari senza lo squalificato Luvumbo. E c'è un
ballottaggio. "Oristanio è pronto - chiarisce Ranieri - ma anche
Lapadula sta bene: vedremo prima della gara". Tra i convocati
anche Petagna: "Lo sappiamo, non lascio nessuno indietro, tutti
i giocatori sono importanti. Tra poco rientrerà anche Mancosu.
Fondamentale in questo momento avere tutti a disposizione per
poter fare le scelte migliori".
Makoumbou? "È un giocare che canta e porta la croce - dice il
tecnico rossoblu - contro l'Inter ha disputato una gara eccelsa.
Vorrei che fosse sempre così".
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