La commissione Ambiente della Camera ha approvato a maggioranza la nomina del biologo poco più che quarantenne Lorenzo Viviani quale nuovo presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, dopo il via libera del Parlamento manca solo un decreto come ultimo passaggio formale.
Viviani è
stato deputato della Lega nella scorsa legislatura.
"L'importanza della tutela del territorio, della qualità
delle acque, anche reflue, e del sostegno alla pesca e
all'agricoltura locale sono i punti principali che ha
sottolineato nel corso delle audizioni al Senato e alla Camera -
commenta il deputato, viceministro e segretario ligure della
Lega Edoardo Rixi -.
Con la nomina di Viviani il Parco delle
Cinque Terre torna a essere gestito da un professionista con
profonde radici sul territorio e un forte impegno verso la
collaborazione con le comunità locali. Siamo certi che saprà
guidare questo patrimonio unico verso un futuro sostenibile e
valorizzato".
Critici i deputati della commissione Ambiente di Montecitorio
Marco Simiani e Valentina Ghio del Pd, Ilaria Fontana e Roberto
Traversi del Movimento 5 Stelle, Angelo Bonelli di AVS, Daniela
Ruffino di Azione, che non hanno partecipato al voto in
commissione. "A poco più di quarantott'ore dal voto in Liguria
votare il presidente di un parco nazionale significa solamente
occupare delle poltrone - denunciano - e non avere a cuore
l'importanza e la complessità di un parco nazionale come quello
delle Cinque Terre dove in particolare le comunità locali e la
Regione dovranno essere fortemente coinvolte nel progetto di
gestione e di tutela. È evidente che questa è una forzatura da
parte del centrodestra che teme di perdere le elezioni
regionali. La destra continua con la lottizzazione delle aree
protette piazzando un esponente della Lega".
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