Sono circa 35 i milioni che la
Regione Liguria rischia di non poter investire sulla sicurezza
antisismica degli ospedali se il decreto del Governo dovesse
confermare la decisione di cancellare un miliardo e 200 milioni
di fondi destinati alla sanità dal Piano complementare del Pnrr,
"nei prossimi giorni il Governo ascolterà Regione per Regione
perché ognuna ha le sue peculiarità, mi auguro ci lascino andare
avanti con i finanziamenti già messi in campo". È l'auspicio
dell'assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo
Gratarola rispondendo in Consiglio regionale alle interrogazioni
presentate dal capogruppo Pd Luca Garibaldi, dal capogruppo e
consigliere M5S Fabio Tosi e Paolo Ugolini, sul taglio fondi del
Pnrr per la sicurezza ospedaliera.
"In commissione Salute le Regioni hanno chiesto al Governo
l'abrogazione dello spostamento di fondi da un miliardo e 200
milioni, che per la Regione Liguria cubano circa 35 milioni in
meno, - spiega Gratarola - nelle more di una possibile
illegittimità costituzionale del decreto abbiamo chiesto ai
ministri Schillaci e Fitto di attivarsi per poter spiegare quali
sono state le ragioni del dissenso. Entrambi i ministri
rispondendo alle nostre rimostranze hanno dimostrato il massimo
impegno per sentire una Regione alla volta, in modo tale che
ogni Regione possa esprimere quale è la sua posizione. La
Liguria ad esempio nel 2023 a seguito degli extracosti edilizi
avrebbe avuto alcune opere di messa in sicurezza degli ospedali
che sarebbero costate troppo, perciò di nostra iniziativa le
abbiamo stralciate mettendole all'interno del Pnrr".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA