(di Gioia Giudici) "Dobbiamo frequentare tanta bellezza per aprire porte e finestre, nutrire la nostra sensibilità e, soprattutto, sperimentare quanto sia efficace farlo insieme agli altri, incuriosendoci di ogni diversità".
E' uno dei passaggi più belli della lectio "Abitare i luoghi educativi.
Il ruolo dello spazio nell'innovazione didattica" tenuta dal 'maestro di Giove' Franco Lorenzoni, coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci, cui oggi l'Università di Milano-Bicocca ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Scienze della Formazione Primaria.
"È solo creando e ricreando di continuo comunità anche provvisorie, infatti, che ci alleniamo - ha aggiunto il maestro umbro - all'arte del convivere e ci dotiamo dei linguaggi e degli strumenti necessari per affrontare la vita ed avventurarci in territori sconosciuti". Nella sua lectio, Lorenzoni - nominato tra i componenti del comitato tecnico costituito dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi - ha auspicato che "nel progettare nuove scuole e nel ristrutturare quelle che già ci sono siano chiamate le migliori energie e intelligenze di diverse professioni e siano coinvolti in prima persona bambine e bambini, ragazze e ragazzi perché siano immaginati e realizzati spazi dell'educare ispirati alla bellezza, alla partecipazione e all'arte del convivere, partendo dai territori più isolati e deprivati culturalmente". Tutto questo anche per affrontare una sfida "accentuata dall'esperienza tragica di un virus che ha seminato lutti ed evocato l'ombra di contatti fisici vissuti come possibile contagio. Diradare quest'ombra riappropriandoci del nostro corpo e di spazi da condividere è il compito che ci aspetta nei prossimi mesi e forse anni"..
Riproduzione riservata © Copyright ANSA