Milano ricorda con una targa Silvio Novembre, il maresciallo della Guardia di Finanza noto per avere indagato sul crack della Banca privata italiana di Michele Sindona, a fianco del commissario liquidatore e avvocato Giorgio Ambrosoli, ucciso nel 1979.
La targa è stata scoperta dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala,
insieme alla famiglia di Novembre, scomparso nel 2019, nei
giardini di piazza Grandi, dove ha vissuto per molti anni.
L'omaggio voluto dal Comune di Milano ricorda Novembre come un
"testimone della cultura della legalità ed esempio di libertà,
giustizia e coraggio per le nuove generazioni".
Il sindaco Sala ha ricordato Silvio Novembre per il suo lavoro
a fianco dell'avvocato Giorgio Ambrosoli "in una vicenda tra le
più torbide del Paese e che lui visse dalla parte della
giustizia. Il suo legame con Ambrosoli nasceva dal rispetto
reciproco e della condivisone di valori. Erano due persone
oneste, cittadini esemplari che ancora oggi sono esempio per
tutti". A testimoniare il legame tra i due anche la presenza
alla cerimonia di Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, e della
vedova Annalori che ha ricordato Novembre come "un amico fedele
e vero che ha condiviso la fatica, i sacrifici, lo spirito di
servizio e le preoccupazioni".
Il comandante Interregionale dell'Italia Nord Occidentale
della Guardia di Finanza, Fabrizio Carrarini, ha sottolienato
"il senso del dovere e lo spirito di sacrifico oltre che il
senso della legalità" di Novembre che con Ambrosoli aveva
ricostruito il mondo di Michele Sindona, "raccogliendo prove
inconfutabili contro di lui". Infine il ricordo più intimo della
figlia, Isabella, felice per questo omaggio alla memoria del
padre, "proprio lui che ci ricordava spesso che nessun
riconoscimento è mai dovuto".
Alla cerimonia hanno preso parte anche il prefetto di Milano,
Renato Saccone, il questore Giuseppe Petronzi, Alessandra Dolci,
procuratrice aggiunta a capo della Dda di Milano, l'ex
magistrato Gherardo Colombo.
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