Se gli anni della pandemia hanno favorito e incrementato il turismo di prossimità con la riscoperta di tanti incantevoli luoghi a due passi da casa, adesso è riesplosa, vitale e prepotente, la voglia di girare per il mondo.
Oltre 900 milioni di turisti hanno viaggiato all'estero nel 2022, il doppio del 2021 e pari a circa due terzi (63%) dei viaggi pre-pandemia.
Secondo il Barometro Unwto
(United Nations World Tourism Organization), inoltre, l'Europa
si conferma tra le destinazioni preferite dai viaggiatori
mondiali (585 mln) e l'Italia si segnala per l'andamento
positivo: Banca d'Italia rileva che nei primi nove mesi
dell'anno ha accolto circa 56 milioni di viaggiatori
dall'estero, quasi il doppio del 2021 (+94%), riducendo al 26%
il gap rispetto al dato pre-pandemia.
Un primo bilancio del settore è stato illustrato oggi alla
presentazione della prossima edizione della Borsa Internazionale
del Turismo (Allianz Mico, 12/14 febbraio). "Ci saranno oltre
1000 destinazioni, 45 paesi, 500 top buyers da 54 paesi - ha
detto Luca Palermo, ad di Fiera Milano - Tutto fa ben sperare
per il settore nel 2023 con il ritorno ai dati prepandemici".
L'Italia, che ha già raggiunto quasi l'80% dei livelli
pre-pandemia, accogliendo 56 milioni di arrivi nel 2022, secondo
Enit a dicembre presenta il più elevato tasso di saturazione
delle prenotazioni Ota in Europa (37%, 6 punti percentuali sopra
la media). Le prenotazioni aeree per gennaio 2023 verso l'Italia
registrano il maggiore incremento rispetto allo stesso mese del
2022 (+106% contro +84% in Francia e +49% in Spagna). Riesplosa
questa grande voglia di tornare a girare, Bit rafforza il
rilancio del travel, puntando soprattutto sui viaggi a misura d'
uomo. Presenti quasi tutte le Regioni con le realtà
territoriali, nel segno del viaggio slow, dai cammini
all'apicoltura, dai giardini storici all'agriturismo dell'olio.
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