Il vero leader ai tempi dell'intelligenza artificiale? Deve avere cuore e cervello per prendersi cura delle persone e per raggiungere gli obiettivi di business promuovendo un impatto positivo sulla società.
In un
contesto in cui, entro i prossimi 5 anni, il 50% delle decisioni
manageriali sarà preso in collaborazione con l'Ia, sono queste
le fondamenta del 'test del cuore e del cervello' per i capi in
dieci passaggi, proposto da Filippo Poletti, giornalista e top
voice di LinkedIn, presentato oggi a Microsoft Italia a Milano
assieme all'ad Vincenzo Esposito.
"Il leader di oggi deve saper progettare il processo di
trasformazione in atto, promuovere una cultura organizzativa che
utilizzi al meglio l'intelligenza artificiale e soprattutto
individuare quali attività saranno svolte dagli esseri umani e
quali dalle macchine" spiega Poletti, ideatore e autore del
libro 'Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione
dell'intelligenza artificiale con il cuore e il cervello'
assieme ad Alberto Ferraris, professore ordinario in economia e
gestione delle imprese.
Nel decalogo Poletti sottolinea come il leader, tra le altre
cose, debba saper integrare il lavoro fatto dalle persone con
quello dell'intelligenza artificiale ma anche coinvolgere i
collaboratori, sviluppare relazioni positive e promuovere
l'innovazione realizzando però gli obiettivi nel rispetto
dell'etica professionale.
La collaborazione tra intelligenza umana e artificiale
stimola tante letture da parte dei leader coinvolti nel libro: è
qui che emergono venti sfumature della leadership: c'è, ad
esempio, "la leadership della prosperità" raccontata da Vicenzo
Esposito, Ceo di Microsoft Italia, "la leadership coraggiosa"
presentata da Melissa Ferretti Peretti, Ceo di Google Italia, o
"la leadership inclusiva" tratteggiata da Agostino Santoni,
vicepresidente di Cisco Sud Europa.
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