"Questo luogo è stato casa mia e
del mio socio e amico fraterno Renato Pozzetto per dieci anni,
dal 1965 al 1974, l'anno in cui la nostra coppia comica
raggiunse l'apice della popolarità televisiva a "Canzonissima",
dove la sigla di chiusura era, guarda caso, "La vita l'è bèla",
la nostra hit più famosa, e i nostri sketch erano spesso il
frutto del lungo training con il pubblico del cabaret": così
Cochi Ponzoni annuncia il ritorno al Derby Club di viale
Monterosa 84, a Milano.
Lì dove c'era il palco che vide l'affermazione di quel Gruppo
Motore (Cochi e Renato, Enzo Jannacci, Felice Andreasi, Lino
Toffolo e Bruno Lauzi) che definì l'estetica del cabaret in
Italia, introducendo una visione umoristica e cantautorale
tutt'ora rivoluzionaria, oggi c'è il centro sociale Cantiere.
Cochi vi torna la sera del 31 maggio per il sessantennale dalla
formazione del gruppo e in dialogo con l'amico attore Nicola
Vicidomini su "Immaginario e Visione nella scrittura
umoristica".
L'incontro, che prevede anche proiezioni di
materiale video, sarà moderato da Paolo Crespi, coautore del
libro "La Versione di Cochi", edito da Baldini+Castoldi.
Fra i prossimi impegni del comico classe 1941, la
partecipazione alla Milanesiana con "Bird Lives",
spettacolo-concerto in omaggio a Charlie Parker, insieme al
quintetto jazz di Emilio Soana (a Bormio, il 25 luglio).
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