È stato necessario anche il ricorso
al taser per bloccare due rapinatori che in un breve lasso di
tempo sin sono resi responsabili di tre aggressioni ieri sera a
Milano. Si tratta di due marocchini di 26 e 28 anni che prima
hanno aggredito in via Ajaccio un diciottenne del Bangladesh che
era in compagni di due amici. E' stato minacciato e ha
consegnato i due euro che aveva. Non contenti, i rapinatori
l'hanno colpito con calci alle ginocchia e derubato del
giubbotto.
La seconda aggressione è avvenuta poco dopo a bordo di
un'autobus della linea 38 ai danni di un ragazzo della Costa
d'Avorio. Il giovane ha chiesto aiuto al conducente che ha
aperto le porte per farlo scappare ma è stato inseguito fino in
piazzale Susa. Qui è stato colpito con un pugno in testa e
derubato di giubbotto e cellulare. E' stato portato in ospedale
con una prognosi di cinque giorni. Uno dei rapinatori, fuggendo,
ha anche perso un borsello con la sua tessera della Caritas.
L'ultima aggressione in via Amadeo dove i due hanno chiesto a
una ragazza che stava parcheggiando una sigaretta. La ragazza ha
detto no e hanno rotto con un bastone lo specchietto della sua
vettura. Sono stati intercettati nel tunnel che porta al
cavalcavia Buccari. Quando gli agenti si sono avvicinati, uno ha
cercato di aggredirli con un bastone ma è stato colpito dal
capopattuglia con il taser.
Sono stati entrambi arrestati dopo essere stati riconosciuti
dalle vittime. Uno di loro è stato portato in ospedale perché
aveva degli evidenti segni in faccia che si era procurato prima
delle rapine e che hanno reso più agevole in suo riconoscimento
da parte dei derubati.
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