"E' stata un'esperienza
gratificante, ma ora torno a fare il sindaco di Arquata del
Tronto e a pensare alla ricostruzione". Così Michele Franchi,
primo cittadino del comune martoriato dal sisma del 2016,
commenta il risultato della sua candidatura per le Europee nelle
file del Partito Democratico.
"Sono contento del mio risultato elettorale, sono il primo del
Pd in Ascoli Piceno città, prendere 6.500 voti nelle Marche
partendo praticamente per ultimo è un buon risultato; Arquata,
Acquasanta e Montegallo hanno risposto bene, come
complessivamente la zona montana e altre parti della regione. Va
tenuto conto che non ho avuto i mezzi che avevano Ricci e gli
altri e - afferma Franchi - che non ero nemmeno 'portato' molto
dalla federazione picena del partito democratico che ha puntato
su Ricci. Fa piacere avere ricevuto comunque un complessivo
attestato di stima e da oggi torno a fare il sindaco di
Arquata".
A Bruxelles Franchi avrebbe voluto perorato la causa delle zone
terremotate del centro Italia. "Vuol dire che da adesso il mio
compito sarà pungolare chi è stato eletto, Matteo Ricci, Alessia
Morani e lo stesso Nicola Zingaretti; dovranno farsi carico di
fare in modo che l'Europa continui a sostenere e - prosegue -
anzi aumenti il sostegno alla ricostruzione perché ne hanno
bisogno Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio".
La ricostruzione pubblica ad Arquata del Tronto è in corso e
sarà ancora lunga. "Stanno andando a gara progettazione e quindi
lavori per le frazioni di Trisungo e Tufo, a fine mese sarà la
volta di Arquata capoluogo che è fondamentale essendo un appalto
integrato, stiamo cercando di risolvere alcuni problemi su
Vezzano. Procede anche la ricostruzione privata tanto che -
conclude Franchi - molta gente sta iniziando a uscire dalle
casette e rientra dentro le proprie abitazioni".
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