È tornata a Fabriano (Ancona),
nel pomeriggio di ieri, la preziosa tela di Orazio Gentileschi
"Santa Maria Maddalena Penitente", dipinta tra il 1612 ed il
1615 dal famoso pittore su incarico della Pia Università dei
Cartai fabrianesi. Il rientro, dopo circa nove mesi di
operazioni di restauro eseguite dallo Studio Federica Boccolini.
Nella Chiesa di Santa Maria Maddalena, luogo sacro ceduto nel
1839 dal Papa Gregorio XVI alla Pia Università dei Cartai, i
professionisti incaricati del restauro hanno ricollocato la tela
nella sua originaria posizione.
La sicurezza dell'operazione è stata assicurata dal
Commissariato di Polizia di Fabriano con l'impiego di diverse
unità mobili e postazioni specializzate di polizia scientifica.
Il dipinto rappresenta Maria Maddalena penitente (secondo molti
autori, il volto sarebbe quello della notissima figlia
dell'autore, Artemisa Gentileschi) la quale, in ginocchio,
piange contemplando un crocefisso.
La Santa è la protettrice dei cartai, in special modo quelli
fabrianesi: la devozione si rinnova sin dal 22 luglio del 1599
quando, per sua intercessione miracolosa, un cartaio riuscì ad
uscire incolume da una pressa sotto la quale era stato
schiacciato. "È una grande gioia assistere al rientro dell'opera
d'arte che più rappresenta il legame secolare tra Fabriano e la
Carta", il commento di Antonio Balsamo, direttore delle Cartiere
Brand Fabriano e Capitano dell'Arte della Pia Università dei
Cartai.
"Un grande ringraziamento va agli sponsor - conclude Balsamo
- che hanno consentito le operazioni di restauro (Azienda
Chemiba, Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano, Rotary Club
Fabriano, Federigoni SpA) nonché al Commissariato della Polizia
di Stato di Fabriano che ha assicurato la sicurezza complessiva
durante le operazioni di scarico e ricollocamento nella
posizione originaria".
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