Inaugura oggi, a Palazzo Bisaccioni
di Jesi, "La libera maniera. Arte astratta e informale nelle
collezioni Intesa Sanpaolo" la mostra organizzata e promossa da
Intesa Sanpaolo assieme alla Fondazione Ivan Bruschi e alla
Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, in sinergia con Gallerie
d'Italia. Nella seconda tappa di un percorso espositivo iniziato
ad Arezzo, nella Casa Museo dell'Antiquariato Ivan Bruschi, dove
furono 34 i capolavori esposti, la città marchigiana si
distingue per accogliere 45 opere di altrettanti maestri. Opere
talvolta diverse da quelle esposte in Toscana, come nel caso del
"Concetto spaziale" ealizzato da Lucio Fontana nel 1956, tra i
pezzi forti dell'esposizione jesina, ma comunque attinte
all'immenso tesoro delle collezioni dell'istituto bancario. Un
patrimonio di oltre 40mila beni dall'arte antica ai giorni
nostri, disseminati in tutta Italia e pervenuti da una lunga
storia di acquisizioni delle 90 banche entrate in Intesa
Sanpaolo.
"Sono collezioni formate da storie e sensibilità diverse,
come nel caso del ricco nucleo di arte contemporanea giunta da
Banca Commerciale italiana, frutto di una dirigenza colta e
illuminata", ha spiegato in conferenza stampa a Jesi Laura
Feliciotti, responsabile del patrimonio artistico della
direzione arte, cultura e beni storici di Intesa Sanpaolo.
Condividere questo patrimonio privato con un vasto pubblico - ha
proseguito - è una delle priorità dell'istituto, insieme al loro
studio e tutela". "Il lavoro di valorizzazione diventa
un'occasione preziosa di dialogo con i territori e di sinergia
con le realtà più significative del Paese", ha fatto sapere
Michele Coppola, executive director arte, cultura e beni storici
Intesa Sanpaolo e direttore generale delle Gallerie d'Italia.
"La mostra La libera maniera è il frutto della collaborazione
che la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi ha ormai da qualche
anno con Intesa Sanpaolo. Collaborazione che lo scorso anno ha
dato vita alla mostra Habitat. Le forme e i modi della natura".
ha sottolineato Paolo Morosetti, presidente della Fondazione
Cassa di Risparmio di Jesi. "La piena sintonia e condivisione di
obiettivi è sfociata nel 2024 in questa nuova esposizione, che
vede coinvolta anche la Fondazione Ivan Bruschi di Arezzo, a
dimostrazione che è fondamentale ampliare la sinergia tra
istituzioni, per diffondere ulteriormente il valore e la
bellezza delle collezioni d'arte, rendendole fruibili ad un
pubblico sempre più ampio e in luoghi diversi da quelli in cui
sono abitualmente presentate".
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