A quaranta anni dalla morte Pier Paolo Pasolini è protagonista anche a teatro.
Mercoledì e giovedì prossimi prima nazionale al Loto di Ferrazzano dello spettacolo “P.P.P. Il Paese mancato”, incentrato sugli scritti civili e gli articoli giornalistici raccolti nei volumi “Scritti corsari“ e “Lettere Luterane“. Il monologo è una coproduzione Teatramolisani e Metaschimatismòs, con Diego Florio, per la regia di Ilario Grieco.
“Abbiamo scelto di costruire una drammaturgia - spiega quest’ultimo - attraverso quegli scritti del poeta che analizzano e spiegano, o ‘cantano’, le cause che hanno portato l’Italia a non compiersi, cioè a diventare quel paese abbrutito e malato che è oggi, a dispetto della sua millenaristica bellezza e popolare saggezza. In scena non agirà necessariamente Pier Paolo Pasolini, ovvero un attore che cercherà di assomigliare al poeta, operazione forse più cinematografica, ma un personaggio che in qualche modo tocca alcuni dei tratti più estremi delle creature che Pasolini amava e che ha poi scolpito in maniera struggente sulla pellicola. Un ipotetico intellettuale solo - prosegue Grieco -, e come Pasolini lasciato solo, nonostante le sue amicizie più elitarie o sottoproletarie. Sarà il monologo, dunque, la forma drammatica attraverso cui Diego Florio farà rivivere quegli straordinari testi, in cui affondano ancora le radici di una storia nazionale presente, mutilata dalle sue inespresse verità”.
Il quarantennale della morte di Pasolini sarà celebrato in Molise non solo con lo spettacolo teatrale: domani, martedì 10 novembre, alla biblioteca dell’Università (ore 10) si terrà il convegno “Pasolini, un corsaro eretico”, curato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche Sociali e della Formazione. A seguire, presso la galleria “Gino Marotta”, sarà inaugurata la mostra ‘Idroscalo 75’, a cura di Lorenzo Canova. (ANSA)
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