"Il Vietri di Larino ha
un ospedale territoriale che funziona con un centinaio di
operatori sanitari in servizio. Quello che noi chiediamo è la
riapertura dei reparti per acuti: pronto soccorso e medicina
generale con due posti di terapia intensiva". Così, all'ANSA, il
sindaco di Larino Pino Puchetti che, sottolinea, l'importanza di
riaprire le divisioni e ospitare i degenti non Covid in modo da
supportare il San Timoteo di Termoli e non solo.
Nella struttura frentana è attiva una Residenza sanitaria
assistita (Rsa) con una quarantina di anziani degenti seguiti da
personale sanitario, la camera iperbarica, l'area dialisi, il
centro antidiabetico, l'ambulatorio di microchirurgia e unità di
degenza infermieristica per quei pazienti bisognosi di piccole
cure con una degenza non superiore a sette giorni.
"Larino potrebbe essere utilizzato per la gestione dei
pazienti non covid e per l'attività ordinaria. Questa è l'idea"
prosegue il primo cittadino frentano che sottolinea di essere
favorevole a tale progetto. "Sono arrivati ieri pomeriggio sei
anziani della casa di riposo di Cercemaggiore, non contagiati,
che sono seguiti da almeno quattro operatori: un medico,
infermieri e ausiliari - spiega ancora Puchetti -. Si trovano
nel reparto ex riabilitazione e lungodegenza. Questa mattina
sono stati sottoposti ai tamponi da parte dell'Asrem così come
avevo richiesto perché comunque arrivano da una struttura dove
erano presenti anche i positivi".
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