Le Nazioni unite hanno espresso
"forte preoccupazione" in relazione all'adozione dell'estone
quale principale lingua di insegnamento nel sistema educativo
dell'Estonia in quanto "potenzialmente lesivo dei diritti delle
minoranze". Reagendo alle critiche, il ministro degli Esteri
estone, Margus Tsahkna, ha dichiarato che la riforma ha
l'obiettivo di offrire a tutti i bambini, indipendentemente
dalla loro lingua madre, l'opportunità di acquisire
un'istruzione di alta qualità in estone, creare opportunità
uniformi sul mercato del lavoro e aumentare la coesione della
società. La legge, approvata dal Parlamento estone (Riigikogu)
nel dicembre dello scorso anno, prevede che il processo abbia
inizio nell'anno scolastico 2024/2025, limitatamente alle prime
quattro classi della scuola dell'obbligo e si concluda nel
2032/2033, quando saranno soggette alla nuova normativa tutte le
dodici classi della scuola dell'obbligo. La nuova legislazione
prevede che la quota di insegnamenti somministrati in lingua
estone sia non inferiore al 60% del totale. La legge prevede,
inoltre, la possibilità di organizzare corsi per il
perfezionamento delle competenze nella lingua madre dei membri
delle minoranze.
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