Il mercato del gas è destinato ad
essere ancora "molto volatile" nei prossimi mesi, quando la
domanda salirà per effetto del riempimento degli stoccaggi. E'
questo il quadro raffigurato da alcuni analisti a Bloomberg,
dopo i rincari delle quotazioni del gas, dovuto principalmente
ad una tempesta perfetta che mette insieme lo stop dei flussi
dall'Ucraina, l'interruzione di un impianto di Gnl in Norvegia e
le temperature più rigide rispetto alla media stagionale.
L'aumento della domanda di gas da "stoccare manterrà i
mercati elevati nei prossimi mesi", afferma Florence Schmit,
analista europeo di Rabobank. Eventuali interruzioni negli
impianti di esportazione di Gnl a livello globale potrebbe far
aumentare ulteriormente i prezzi. L'equilibrio globale del gas
rimane "stretto, con poca flessibilità per assorbire eventuali
effetti di restringimento del mercato, per cui è possibile che i
prezzi aumentino in modo sostanziale nelle prossime settimane",
evidenzia James Waddell, responsabile del settore gas europeo e
Gnl globale di Energy Aspects. A lungo termine, i prezzi
dovrebbero diminuire con una eventuale ripresa dei flussi
dall'Ucraina. "Siamo consapevoli dell'imprevedibilità dell'esito
dei negoziati tra Russia e Ucraina, ma gli incentivi economici
suggeriscono un'eventuale ripresa delle forniture", sottolineano
gli analisti di Citigroup.
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