Alla fine a sbancare il Torino Film Festival è DON'T FORGET ME di Ram Nehari uno spaccato della complessa realtà israeliana attraverso l'amore di una ragazza anoressica e un suonatore di tuba un po' fuori di testa.
È lui a vincere il premio come miglior film e a portarsi a casa il premio miglior attore e attrice andati a Nitai Gvirtz e a Moon Shavit (premio ex aequo con Emily Beecham per il film DAPHNE di Peter Mackie Burns).
Premio del pubblico À VOIX HAUTE di Stéphane De Freitas, film sul valore della parola e sul potere delle idee. La giuria presieduta da Pablo Larraín assegna una menzione speciale anche a uno dei due film italiani in concorso, ovvero a LORELLO E BRUNELLO opera prima di Jacopo Quadri. Un documentario sulla vita di due fratelli agricoltori che conquista anche l'ambito PREMIO CIPPUTI.
Menzione speciale a KISS AND CRY di Chloé Mahieu e Lila Pinell che guadagna anche il premio per la miglior sceneggiatura. Premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo va A FÁBRICA DE NADA di Pedro Pinho.
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