Alle Fonderie Limone va di scena, il 25 maggio, la quarta delle sette nuove produzioni del Teatro Stabile di Torino realizzate durante la pandemia e ora presentate al pubblico.
Si tratta dell'ultimo lavoro di Jurij Ferrini, 'Morte di un commesso viaggiatore', di Arthur Miller, nella traduzione di Masolino d'Amico, interpretato dallo stesso Ferrini con Matteo Alì, Lorenzo Bartoli, Vittorio Camarota, Fabrizio Careddu, Paolo Li Volsi, Maria Lombardo, Orietta Notari, Federico Palumeri, Benedetta Parisi.
Jurij Ferrini ha attraversato i classici con navigata
esperienza per oltre venti anni. Fin dal diploma alla Scuola del
Teatro Stabile di Genova, ha scelto di affrontare come regista e
come interprete alcuni tra gli autori più importanti di sempre:
Ruzante, Shakespeare, Williams, Spregelburd, Goldoni, e tanti
altri. Qui per la prima volta affronta Arthur Miller, nei panni
di uno dei personaggi più amati della drammaturgia novecentesca:
il commesso viaggiatore Willy Loman. Un testo del 1949,
ambientato negli Stati Uniti, la terra delle mille opportunità e
allo stesso tempo del sogno americano nella sua versione più
brutale e avvilente. Racconta infatti di una crisi familiare, di
un fallimento, di aspettative deluse e delle spietate dinamiche
del mondo del lavoro, di incapacità a gestire i figli, ritenuti
mai all'altezza. Fino a perdere il senso di realtà.
Un viaggio, in perfetto stile Miller, nella parte più oscura
dell'American Dream, dove il protagonista, persa la verve da
venditore di successo, diventa un ingranaggio.
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