Asti candida il suo Festival delle Sagre a patrimonio immateriale dell'umanità, nell'ambito del Creative City Network UNESCO.
A questo proposito è stato creato un comitato organizzativo di cui fanno parte il sindaco, Maurizio Rasero, l'assessore al Turismo e Unesco Loretta Bologna, la presidente Unpli Luisella Braghero, l'antropologo Piercarlo Grimaldi, il (presidente della Fondazione CrASti Mario Sacco e Roberta Favrin (giornalista), Marco Valle e Roberto Cerrato (Land Management) e Giorgio Calabrese (Astiss).
Ogni anno il festival delle Sagre - sospeso nel 2020 per
l'emergenza Covid - porta ad Asti almeno 350mila visitatori
fissi, anche grazie alla storica sfilata e al più grande
"ristorante all'aperto.
"Asti vuole essere al centro del mondo e tenterà di
valorizzare ancora di più il Festival delle Sagre. Tutti coloro
che vorranno aiutarci in questo progetto saranno accolti. Le
porte sono aperte a tutti", commenta il sindaco Rasero.
Il progetto della candidatura durerà almeno due anni e
probabilmente vedrà la luce definitivamente nel 2023, nel
50esimo anniversario del festival delle Sagre. La gestione della
candidatura è stata affidata al professionista albese Roberto
Cerrato.
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