In principio c'era un mito che narrava del rapimento di una giovane principessa fenicia per mano di Giove trasformato in toro, che se la porta in groppa solcando il Mediterraneo.
Il nome della fanciulla è Europa e il mito, ripreso in un'infinità di racconti e opere d'arte nel secoli, ha plasmato la civiltà occidentale arrivando fino a noi.
Paolo Rumiz, scrittore e viaggiatore triestino, lo ha fatto
rivivere in un libro che in uscita per Feltrinelli Editore e in
una reading teatrale coprodotta da The Italian Literary Agency e
Intesa Sanpaolo andata in scena ieri al grattacielo della banca
a Torino. "Canto per Europa" è stato anche il primo evento
all'interno del palinsesto culturale del grattacielo che ha
riportato il pubblico in presenza all'auditorium di corso
Inghilterra dopo i lunghi mesi di lockdown, quando Intesa
Sanpaolo ha mantenuto accesa la scintilla della cultura
proponendo una serie di eventi in streaming.
La formula di ieri era mista, con il pubblico prenotato
online che ha potuto assistere gratuitamente allo spettacolo in
anteprima nazionale in sala e migliaia di persone collegate da
casa. Rumiz era affiancato dagli attori Lara Komar e Giorgio
Monte e dai musicisti Aleksandar Sasha Karlic (oud, chitarra,
def, duduk, voce) e Vangelis Merkouris (oud, bouzouki, voce).
Con la regia di Franco Però, gli interpreti hanno creato un
affresco di lingue e culture diverse, ricco di riferimenti
all'attualità e a un'Europa che non gode proprio di ottima
salute.
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