E' stata inaugurata questa mattina a Palazzo Mazzetti ad Asti la nuova mostra "Boldini e il mito della Belle Époque", che resterà aperta fino al 10 aprile 2023.
Dopo i successi delle mostre 'Chagall.
Colore e magia', 'Monet e
gli impressionisti in Normandia', 'I Macchiaioli. L'avventura
dell'arte moderna', la collaborazione tra Fondazione Asti Musei
e Arthemisia continua con appuntamenti di grande richiamo ad
Asti. A cura di Tiziano Panconi, il progetto espositivo prevede
una selezione di opere che pone l'attenzione sulla capacità
dell'artista di saper esaltare la bellezza femminile e svelare
l'anima più intima e misteriosa dei protagonisti dell'epoca.
Oltre 80 opere presenti, tra cui Signora bionda in abito da
sera, La principessa Eulalia di Spagna, Busto di giovane
sdraiata, e La camicetta di voile.
"Boldini ha avuto come moglie una giornalista originaria del
nostro territorio, di Costigliole d'Asti - ha detto Mario Sacco,
presidente della Fondazione Asti Musei - Sono opere magnifiche,
con cui vogliamo trasmettere un'immagine significativa di
femminilità". "Sono contento che anche Asti possa godere di
queste opere meravigliose. Boldini è un pittore di femmine,
grande amatore. Lui dipinge lo spirito, dipinge l'anima, fa
quadri vivi. Non si occupa solo dell'immagine, ma di ciò che gli
sta intorno. I quadri di Boldini emanano profumo", ha dichiarato
il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.
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