"Non ha mai mollato, è sempre stato coerente col suo stile di vita, con la sua storia, coi suoi anni.
Anche la decisione di lasciarsi andare è stata coerente con le verità del pensiero debole".
Simone Caminada è stato il
compagno di Gianni Vattimo per oltre un decennio e anche oggi,
alla camera ardente, è lui a stare vicino al filosofo scomparso
due giorni fa, a parlare di lui, a raccontare chi era e a
difendere la loro vita insieme.
"Non ha voluto reggere alla nuova richiesta di periziare la
sua testa, lo ha ritenuto un insulto" dice, parlando di "puro
accanimento da parte della magistratura".
Ma oggi è anche il giorno per ricordare i momenti felici e
più privati. "Noi avevamo i nostri piccoli giochi - racconta -,
sceglievamo un canzone, io cercavo il testo su Google e gliela
recitavo. L'ho fatto anche in ospedale e l'altro giorno il
marito della sua vicina di letto - aggiunge - ha portato dei
fichi, allora mi è venuta in mente la canzone di Guccini, 'I
fichi'. È stata l'ultima che gli ho letto".
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