La residenzialità sanitaria e socio
assistenziale del Piemonte, con le sue 1861 strutture, si mette
in rete. La piattaforma nata durante l'emergenza Covid per
monitorare la situazione dei contagi in particolare nelle
strutture per anziani, continua ad ampliare le sue potenzialità
diventando un vero e proprio cruscotto digitale che consente una
migliore gestione del settore, dalle Rsa alle strutture per
persone con disabilità fino a quelle per le dipendenze.
Una piattaforma che, al momento, consente di avere in tempo
reale la situazione dei posti letto disponibili e la
digitalizzazione del processo di accreditamento delle strutture
e che a fine anno si amplierà ulteriormente includendo la parte
che riguarda la vigilanza fino ad arrivare, in futuro, al
censimento della sanità territoriale.
"È un esempio unico a livello nazionale di informatizzazione
del sistema e di buona gestione del settore", sottolinea
l'assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, mentre il
collega di Giunta con delega al Welfare, Maurizio Marrone
evidenzia come sia "uno strumento molto prezioso anche per chi
eroga il servizio per avere contatto informativo costante con la
Regione. Mettere a sistema questo strumento e ampliarlo
rendendolo sempre più operativo - aggiunge - è una grande leva
di semplificazione". Per il direttore generale Asl Città di
Torino, Carlo Picco è "una bella storia di sanità, da
un'emergenza a uno sviluppo di modernità".
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