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Altavilla, 'Byd in Ungheria perché più amichevole con Cina'

Altavilla, 'Byd in Ungheria perché più amichevole con Cina'

'Venire in Italia? Ci piacerebbe ma dobbiamo vendere di più'

TORINO, 20 dicembre 2024, 16:17

Redazione ANSA

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"Tra meno di dieci mesi Byd diventerà un costruttore europeo perché apriremo il primo dei due stabilimenti in Europa, in Ungheria, che sarà seguito poi all'inizio del 2026 da un secondo stabilimento in Turchia. Cosa molto importante per noi è la costruzione di una filiera europea di componentistica per approvvigionare gli stabilimenti europei.
    Per venire in Italia, ci piacerebbe molto farlo ma abbiamo bisogno di vendere più automobili di quelle già previste; intanto iniziamo a dare lavoro al settore della componentistica.
    La scelta di Ungheria e Turchia non è una questione di costo del lavoro. L'Ungheria ha avuto un approccio molto più amichevole nei confronti della Cina".
    Lo ha detto lo special advisor di Byd Alfredo Altavilla a L'Aria che tira su La7.
    "Vorrei dare atto che in Italia - spiega Altavilla - siamo andati veramente molto vicini ad avere una fabbrica cinese di un altro costruttore col quale stavo collaborando precedentemente, perché per una volta tanto eravamo riusciti a fare una proposta di sistema fra governo e organizzazioni sindacali per l'installazione di un nuovo costruttore nel Paese, ma purtroppo è stato cancellato dall'idiozia dei dazi che sono stati poi introdotti qualche mese fa dall'Unione europea. Con questi dazi il governo cinese ha fermato qualunque insediamento industriale non soltanto in Italia ma in tutti i paesi che li hanno applicati. Mi auguro sinceramente che ci sia un futuro per l'automotive europeo. Ho visto le dichiarazioni di von der Leyen di ieri e mi sono chiesto dove fosse negli ultimi cinque anni visto che il green deal fondamentalmente era stato concepito sotto la sua gestione". Altavilla sottolinea come "la profonda incertezza sull'evoluzione della regolamentazione" spinga sempre i consumatori a fermarsi e aspettare a comprare la nuova automobile.
    "Al tempo ho assolutamente condiviso - afferma il manager - lo scetticismo di Marchionne verso la transizione all'auto elettrica. E' questo il motivo per cui sono fermamente convinto che il modo migliore per educare le persone ad un futuro tutto elettrico passa attraverso l'ibrido, e con i colleghi di Byd stiamo lavorando proprio in questo senso".
   

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