Nelle Marche il pacchetto di
risorse a disposizione con il Pnrr ammonta nel complesso finora
a 1,9 miliardi di euro, secondo gli ultimi dati del ReGis il
registro nazionale, che dovrebbero servire a mettere a terra
circa 5mila progetti gestiti da enti diversi quali Regione,
Comuni, università, scuole, aziende ospedaliere ecc, con
progettazioni entro il 2023 e opere entro il 2026. La parte più
corposa è la Missione 1 per la digitalizzazione (circa il 33% di
risorse); poi la Missione 2 per la transizione ecologica (30%),
Missione 4 istruzione e ricerca (27%), Missione 5 coesione
inclusione (7%) e Missione 6 salute (3%). Per la Regione,
attuatrice di 286 progetti per oltre 250 milioni di euro, circa
il 57% di risorse andranno alla sanità (circa 57%) per
realizzare, tra le opere, oltre 30 Case di Comunità, nove
Ospedali di comunità, 15 Centrali operative territoriali.
L'orizzonte temporale del 2026 sembra troppo ravvicinato per
alcuni progetti, come il raddoppio ferroviario "Orte-Falconara
Marittima" (attuatore Rfi, circa 500 milioni di euro): forse
servirà, come rilevato dal vice ministro Galeazzo Bignami e
dall'assessore regionale Francesco Baldelli, una rimodulazione
della copertura di durata più lunga rispetto al Pnrr per non
bucare l'obiettivo prioritario.
Per monitorare l'avanzamento dei progetti per il Pnrr, la
Regione ha annunciato che lancerà venerdì prossimo un portale,
"Easy Pnrr" in cui si potranno consultare numero, localizzazione
e importo degli interventi nelle Marche, ed eventualmente lo
stato d'attuazione dei progetti di cui la Regione è soggetto
attuatore.
A disposizione delle zone terremotate delle Marche ci sono
anche oltre 331 milioni di euro del Fondo complementare sisma
per 292 progetti.
Per quanto riguarda i Comuni, ad esempio, nel capoluogo
Ancona ammontano a poco meno di 60 milioni di euro gli oltre 40
progetti ammessi al Pnrr.
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