Reti ferroviarie, idriche,
energetiche e digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche.
La Sardegna punta sui fondi del Pnrr principalmente per
riammodernare infrastrutture di trasporto e servizi ai cittadini
e per colmare il gap col resto della Penisola. Le risorse
destinate dal Pnrr, secondo la tabella aggiornata ad aprile nel
sito istituzionale, ammontano a 1 miliardo e 320 milioni di euro
ma sia la Regione che i Comuni non stanno ancora monitorando lo
stato di avanzamento dei singoli lavori ed è pertanto difficile,
al momento, capire se ci saranno progetti a rischio o
irrealizzabili.
La fetta più consistente di questi fondi va al capitolo
'Infrastrutture per una mobilità sostenibile', 548,7 mln di euro
di cui 368,5 mln per l'alta velocità e la rete ferroviaria. A
seguire 366,95 milioni vanno alla rivoluzione verde e alla
transizione ecologica, con 200 mln per il sistema idrico e la
mitigazione del rischio idrogeologico. Tra i progetti presentati
dalla Regione ci sono, poi, 140 milioni destinati per la salute;
118,3 all'istruzione e la ricerca; 90 mln per le politiche per
il lavoro e 56 tra la digitalizzazione l'innovazione e la
sicurezza nella pubblica amministrazione e nel sistema
produttivo. Agli interventi in cui il soggetto titolare è la
Regione si aggiungono quelli avanzati dai Comuni e da altri enti
come scuole e Università.
Secondo i dati Open Cup, sono oltre 4.370 in totale quelli da
attuare nell'Isola, con finanziamenti che sfiorano i 6 miliardi
di euro. Oltre la metà dei progetti sono stati presentati dai
Comuni, quasi tutti per la digitalizzazione e l'energia.
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