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Responsabilità editoriale di RANOCCHI SOFTWARE SRL
PressRelease - Responsabilità editoriale di RANOCCHI SOFTWARE SRL
A quattro anni dalla scomparsa del fondatore Giovanni Ranocchi, il gruppo Ranocchi che conta all'attivo ben 16 società tutte operative nel settore del software per commercialisti, consulenti del lavoro ed aziende, continua a macinare numeri che attraggono l'interesse degli addetti ai lavori grazie all'importante lavoro impostato dal fondatore e gestito in continuità dalla figlia Arianna che ogni giorno si alza in nome del padre con l'obiettivo di dare continuità a questo progetto dedicandogli anima e corpo.
Arianna Ranocchi, figlia del fondatore ha raccolto ad aprile 2020 il testimone del padre e racconta con grande orgoglio i numeri di questi ultimi quattro anni dopo la scomparsa del padre avvenuta per Covid il 25 marzo 2020: "non sono artefice di questo progetto ma posso sicuramente esercitare il ruolo di custode e garante, con l'obiettivo di difenderlo da azioni ostili visto che oggi non può più farlo Lui".
In questi quattro anni il Gruppo Ranocchi è passato dai 23,4 ml. di fatturato complessivo del 2019 ai 37,5 ml. del 2023, con un incremento di ben 14,1 ml. pari ad un +60% (+14% nel solo ultimo anno), grazie al lavoro quotidiano di tanti collaboratori cresciuti sotto l'insegnamento e l'etica di Giovanni Ranocchi; consolidando anche la posizione finanziaria grazie ad Ebitda crescenti che consentono di guardare al futuro con grande stabilità e fornire garanzie a tutti gli interlocutori, cercando di reinvestire tutti gli utili in azienda per i progetti già delineati ma soprattutto per quelli che intendo avviare.
Il fatturato peraltro è solo un riepilogo parziale di quanto il Gruppo Ranocchi sta facendo, che non esprime il vero valore di una realtà che invece è misurata dai 930 rivenditori distribuiti su tutto il territorio, gli oltre 50.000 clienti finali, ma soprattutto dagli oltre 285 collaboratori che quotidianamente contribuiscono con professionalità, dedizione, passione e senso di appartenenza a migliorare ogni aspetto della struttura aziendale: programmazione, assistenza, attività commerciale e marketing, amministrazione e finanza. Dal punto di vista delle potenzialità, la rete commerciale strutturata, capillare e professionale, rappresenta sempre più un fattore competitivo che distingue il gruppo Ranocchi, frutto delle capacità e della dedizione del fondatore in oltre 40 anni di lavoro.
L'analisi di Arianna Ranocchi però non si ferma ai numeri, "quello a cui punto è creare ogni miglior condizione affinché i nostri collaboratori e rivenditori possano realizzare tramite la nostra attività le loro aspettative personali e professionali, in un lavoro che viene svolto quotidianamente cercando di fornire un servizio all’altezza delle aspettative del cliente. L’azienda non è un fine ma solo un mezzo, ma per questo deve avere continuità ed adottare modelli di collaborazione più flessibili che consentano ai collaboratori di meglio esprimersi in ogni aspetto della loro vita".
"Sono stati anni molto difficili per me – prosegue Arianna Ranocchi –, prima di tutto essere accettata in un settore fatto prevalentemente di uomini, ma ho cercato anche per tante altre donne di favorire l’inclusione; in secondo luogo per attuare progetti strategici che potessero proiettare il gruppo verso una dimensione solita e duratura".
Molti di questi progetti sono già formalizzati dalla holding del gruppo e per questo già resi pubblici nei mesi scorsi, ma attengono a questioni principalmente societarie ed organizzative che devono portare ad una razionalizzazione della catena partecipativa che conta oggi ben 16 società, con l'obiettivo di rafforzare in un'unica azienda l'identità del gruppo sotto un marchio forte e riconoscibile che possa esprimere tutto il proprio potenziale nella comunicazione per la crescita commerciale e consentire la differenziazione rispetto ai grandi player sul mercato, motivo in più per non disperdere le potenzialità in tanti "rivoli e fiumiciattoli", ma generare un unico grande "canale".
La vera progettualità è comunque quella industriale che comporterà sempre maggiori investimenti o partnership tecnologiche molto strette, per asset strategici all'evoluzione funzionale dei prodotti. Anche su questo le idee sono molto chiare.
L'evoluzione tecnologica è la più grande sfida, ma allo stesso tempo opportunità. Abbiamo appena finito di capire cosa sia il cloud che già siamo proiettati verso l'intelligenza artificiale che nella stragrande maggioranza dei casi, per adesso, assume più carattere di marketing che tecnica, ma è innegabile che il mondo vuole andare in quella direzione e il Gruppo Ranocchi è pronto per rendere tutti i processi aziendali gestiti dai software sempre più digitali.
La chiusura di Arianna Ranocchi sul futuro del gruppo non lascia spazio a fraintendimenti, "sono determinata nel dare continuità a questo progetto e personalmente non ho nessuna intenzione di vendere, tanto per allontanare voci di corridoio che si rincorrono costantemente e soprattutto in questo periodo, anzi sono ben disposta a comperare, per rispetto di collaboratori, rivenditori e clienti che rimangono in Ranocchi per i valori che mio padre esprimeva. Vendere significherebbe cedere la sua creatura ed il suo nome, quindi mancare di rispetto a lui".
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