Era nato a cresciuto a Milano ma con la Puglia, terra natale dei suoi genitori, ha sempre avuto un legame fortissimo.
Per questo Bari ha deciso di rendere omaggio a Michele Cea, artista concettuale scomparso il 22 luglio 2015 a soli 27 anni.
Dal 13 al 22 aprile sarà possibile ammirare il suo
talento nella mostra "Il sottile soffio dell'arte", prima
personale dopo la morte, organizzata nella sala del Colonnato
del palazzo della Città metropolitana (lungomare Nazario Sauro,
19).
La rassegna è organizzata con il sostegno di WellSee e di
Majestuscon e con il patrocinio di Comune di Bari, Città
metropolitana di Bari, Accademia delle belle arti di Agrigento,
Gal, Accademia delle culture e dei pensieri del Mediterraneo,
Scripta moment - Rivista di cooltura, Centro studi di diritto
delle arti, del turismo e del paesaggio, Ora legale news e
Fondazione Michele Cea Ets, nata all'indomani della scomparsa di
Michele per volere della madre Lina Bavaro e del padre Nicola
Cea. L'obiettivo non è solo divulgare la produzione del giovane
artista, ma anche far conoscere l'attività della fondazione che
si occupa di sostenere i giovani artisti, italiani e stranieri,
supportandoli anche finanziariamente attraverso pubblicazioni,
mostre, borse di studio e un concorso (premio Michele Cea) il
cui bando rimarrà aperto fino alla mezzanotte del prossimo 15
giugno. Contestualmente alla mostra sono previsti due incontri:
nel primo (il 18 aprile alle 16) verranno presentati i volumi
"Michele Cea. La mia arte? Un grido e basta" di Salvatore
Morgante e "Che cosa è arte oggi" di Enzo Varricchio (Giorgio
Mondadori), nel secondo (il 19 aprile alle 16) sarà illustrato
il "Cam 58 Catalogo dell'arte moderna". L'ingresso a mostra e
incontri è gratuito.
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