"Sto scrivendo il mio terzo libro per ragazzi.
Il primo è stato su Sami Modiano, sopravvissuto alla Shoah, il secondo sulla Costituzione.
Questo
sarà sui fratelli Kennedy, proverò a raccontarli ai più
giovani". Lo dice ai giornalisti Walter Veltroni, protagonista
con Buonvino tra amore e morte (Marsilio) il suo quarto giallo
dedicato al personaggio, di un incontro al Libro Possibile, il
festival letterario, sostenuto da Pirelli, a Polignano a mare
dal 5 all'8 luglio e a Vieste dal 18 al 22. Proprio sulle storie
del suo commissario "si sta pensando a una serie" aggiunge.
L'ex leader del Pd, giornalista, regista e scrittore spiega
che nel libro "ci sono due o tre filoni narrativi. Uno riguarda
la moglie del commissario che alla fine del terzo libro è stata
ferita in un attentato, ed è ora in coma. La seconda pista
letteraria è cercare di capire perché le abbiano sparato. La
terza è una storia vera, accaduta a Piazza di Siena il 31 maggio
1944, quando un uomo, al termine di un processo farsa, svoltosi
molto velocemente, viene fucilato alle sei di mattina dalla
Guardia Nazionale Repubblicana, alla presenza del questore di
Roma di allora che si chiamava Caruso. Un brutto tipo, era
quello che aveva dato ai nazisti l'elenco delle persone per le
Fosse Ardeatine. Così, il commissario Buonvino e io con lui,
cerchiamo di capire perché a quattro giorni dalla liberazione di
Roma abbiano ammazzato un uomo che non era un assassino, non era
un capo dell'antifascismo, né una minaccia per il regime. Era
apparentemente solo uno che faceva borsa nera. Però siccome era
troppo quell'esecuzione, Buonvino cerca di capire cosa ci fosse
dietro".
Questa "è una storia che non conoscevo neanche io e l'ho
trovata grazie a un professore che l'ha scritta su facebook -
sottolinea -. Per tante cose i social non sono utili, stavolta
lo sono stati". A Veltroni "piace la commistione fra realtà e
fantasia, da lettore, da spettatore, nella mia testa. Ho scritto
molti libri in cui c'era questa doppia dimensione".
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