Sono circa 500, nei primi tre
giorni di allestimento nel castello normanno-svevo di Mesagne, i
visitatori della mostra 'G7. Sette secoli di arte italiana'
inaugurata il 13 giugno nello stesso giorno di apertura del
vertice mondiale che si è tenuto a Borgo Egnazia sul litorale di
Fasano. Un viaggio nella storia dell'arte italiana fra arte
medievale ed espressioni artistiche contemporanee emerse nel
Belpaese dal XIV al XX secolo.
Organizzata dal professor Pierluigi Carofano e promossa -
nell'ambito del Protocollo d'Intesa Puglia Walking Art - da
Micexperience Rete d'Impresa, con enti promotori il Comune di
Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il ministero
della Cultura, la mostra proseguirà la sua azione culturale fino
al 30 novembre. Le opere scelte "descrivono il gusto di ogni
epoca e segnano - illustrano gli organizzatori - alcuni punti
cardine del cambiamento: la scoperta della spazialità in pittura
raccontata con gli occhi degli allievi di Giotto e di Simone
Martini; l'invenzione dello sfumato leonardesco; il classicismo
e il naturalismo del Seicento interpretato dai Carracci e Guido
Reni; il vedutismo di Canaletto e l'algido neoclassicismo di
Canova fino ad arrivare alla contemporaneità delle Combustioni
di Burri". E nelle comode poltrone allestite in ogni sala, la
gente si sofferma sui grandi maestri e sugli artisti in mostra.
"Nel corso della presentazione avevo detto che la mostra
portava in Puglia, per la prima volta, opere mai viste qui e
che, alla sua chiusura, proprio perché realizzata interamente ex
novo, difficilmente sarà ricomposta per un'altra occasione. In
queste ore - ha detto Pierangelo Argentieri, presidente di
micexperience Rete d'Imprese e ideatore di Puglia Walking Art -
stiamo notando che la gente preferisce venire su al primo piano
del castello di Mesagne, prima di dedicarsi ad un'altra
esperienza turistico-culturale quale essa sia".
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