È stato eseguito al Policlinico di
Bari un impianto di protesi al polso di ultima generazione che
ha consentito il recupero della piena funzionalità
dell'articolazione a un uomo di 57 anni. Si tratta del primo
intervento di questo genere al Sud Italia. Il paziente si è
rivolto alla clinica ortopedica in seguito a una frattura mal
curata dello scafoide della mano che a distanza di anni, oltre
al dolore, lo stava portando all'immobilità completa del polso.
Tra le opzioni di trattamento quella più indicata e concordata
dall'equipe del professore Giuseppe Solarino con il paziente è
stata l'impianto di una protesi che gli ha permesso di
recuperare a pieno il movimento. "Oltre alla chirurgia protesica
di anca, spalla e ginocchio, che nel primo quadrimestre del 2024
ha avuto un incremento del 30%, abbiamo avviato da tempo al
Policlinico di Bari un percorso importante sulla chirurgia
protesica della mano. Oggi è motivo di particolare orgoglio
poter dire che abbiamo eseguito per la prima volta in un
ospedale pubblico nel sud d'Italia questo tipo di protesi di
polso ad un paziente giovane, attivo, per una patologia
degenerativa che limitava funzionalmente il polso e dava
particolare dolore", spiega il professore Giuseppe Solarino,
direttore dell'unità operativa di ortopedia e traumatologia del
Policlinico di Bari. "Il paziente si è rivolto in ambulatorio -
aggiunge il chirurgo ortopedico Francesco Rifino che ha eseguito
l'intervento - per poter avere una risoluzione al problema del
dolore dell'articolazione. Tra le varie opzioni di trattamento
chirurgico c'era anche un'artrodesi tra le ossa carpali del
polso, che avrebbe comportato lo stop al dolore ma il blocco
dell'articolazione. Il paziente ci ha chiesto un'opzione che
potesse cercare di ripristinare quanto più possibile il
movimento".
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