"C'è in Puglia un patrimonio di
formaggi unico al mondo dove la Fattoria Puglia assicura un
decisivo presidio di un territorio in cui la manutenzione è
assicurata proprio dall'attività di allevamento, con il lavoro
silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli
animali e un patrimonio dell'agroalimentare Made in Italy che in
Puglia vanta ben 4 formaggi Dop, la burrata di Andria Igp e 17
specialità riconosciute tradizionali dal Masaf, come il
Canestrato leccese, il Caciocavallo podolico Dauno, il
Caciocavallo della Murgia". Lo afferma Coldiretti Puglia
manifestando timori sui possibili dazi cinesi sui formaggi Ue.
"Di fronte a questi scenari - aggiunge l'associazione -
difendere la filiera dell'allevamento significa sostenere un
sistema fatto di animali, ambiente e soprattutto persone
impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da
intere generazioni, anche in aree difficili".
Coldiretti Puglia fa rilevare che "di contro lo scorso anno
l'Italia ha importato 85 milioni di chili di pomodoro
trasformato cinese, proveniente in gran parte proprio dalla
regione autonoma di Xinjiang nonostante il fatto che gli Stati
Uniti ne abbiano vietato l'importazione sul proprio territorio
dal gennaio 2021 per evitare di sostenere il lavoro forzato".
Per il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, si
tratta di "una situazione intollerabile dinanzi alla quale
occorre affermare il principio di reciprocità delle regole,
vietando l'ingresso in Europa ai prodotti coltivati con sostanze
vietate ma anche ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori. E
serve anche garantire una etichettatura trasparente su tutti gli
alimenti in commercio, a partire da pane, biscotti, cracker e
altri derivati dai cereali, che oggi continuano ad essere
anonimi".
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