"Mi sto prendendo tempo per
commentare la tragedia giudiziaria di un processo durato anni
che è stato cancellato comunque da un errore. L'errore può
essere stato quello del giudizio di primo grado, ma può essere
anche quello della Corte d'Appello. Ovviamente ho le mie idee,
ma non sto qui a giudicare. Quel che è certo è che il sistema
giudiziario, in una vicenda decisiva, ha commesso un errore
catastrofico che immagino colpirà al cuore la fiducia dei
tarantini, dei pugliesi, e degli italiani in generale, sulla
possibilità di avere giustizia in casi di questo tipo". Lo ha
dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano
in merito alla decisione della sezione distaccata di Taranto
della Corte d'assise d'appello di Lecce di annullare la sentenza
di primo grado del processo "Ambiente svenduto" e trasferire
gli atti a Potenza.
"Si tratta - ha aggiunto - di una regola giudiziaria, quella
sulla competenza che riguarda i processi dove sono parti i
magistrati, che però coinvolge imputazioni poco rilevanti
all'interno del castello accusatorio, che pur tuttavia ha
determinato l'annullamento di una istruttoria e di un processo
durato anni. Una catastrofe giudiziaria senza precedenti. Quali
sarebbero state le conseguenze se un evento del genere avesse
riguardato la politica, il governo, un sindaco? La risposta -
conclude Emiliano - non spetta a me ma a chi ha la
responsabilità dell'organizzazione del lavoro giudiziario".
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