In attesa dell'annunciata visita
della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina
Calderone è in atto davanti alla direzione dello stabilimento
Acciaierie d'Italia di Taranto un presidio organizzato dall'Usb,
che invoca tutele per i circa 1600 lavoratori rimasti alle
dipendenze di Ilva in As in cassa integrazione a zero ore dall'1
novembre 2018, di cui è ancora incerto il futuro occupazionale.
L'organizzazione sindacale, che tempo chiede un confronto ai
commissari straordinari dell'azienda, contesta anche le "cinque
lettere di licenziamento recapitate a lavoratori Ilva in
Amministrazione Straordinaria, tre di Taranto e due di Genova,
per sopraggiunta età pensionabile. Inaccettabili - ha
sottolineato Francesco Rizzo dell'Esecutivo confederale Usb - le
modalità utilizzate, perchè completamente sbagliate in quanto
non vi è stata comunicazione preventiva nè alle organizzazioni
sindacali nè ai diretti interessati. Licenziati e non
accompagnati alla pensione. Questo è gravissimo".
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