"Il problema è che le sacche di
disagio minorili sono numerose e non soltanto nel distretto di
Bari- Bat e Foggia ma un po' in tutto il territorio nazionale.
Si tratta di un disagio che prescinde dalle fasce sociali di
appartenenza del minore perché oggi non esiste un tipo di
adolescenza a rischio: tutti gli adolescenti sono a rischio per
varie ragioni. E il nostro compito attraverso il pronto
intervento minori è individuare precocemente le situazioni di
disagio proprio per evitare che, soprattutto nella fase
adolescenziale i minorenni possano porre in essere atti devianti
o peggio criminali quindi entrando così nel circuito penale". Lo
ha detto Ferruccio De Salvatore, procuratore per i minorenni di
Bari, a margine della sottoscrizione dell'accordo che a
Bisceglie, nel nord Barese, dà il via alle attività dell'unità
di Pronto intervento minori (Pim).
Si tratta di una squadra specializzata, nata dall'accordo tra
il Comune e la Procura per i minorenni di Bari, che intende
garantire la protezione e la sicurezza dei minori, prevenendo
situazioni di disagio e devianza.
"Attraverso il coordinamento di un'azione sinergica tra
assistenti sociali e agenti di polizia locale, si possono
inquadrare la situazione del minore precocemente e a 360 gradi",
ha aggiunto De Salvatore evidenziando che nella provincia di
Barletta - Andria - Trani "ci sono delle situazioni di malessere
abbastanza variegate".
L'unità operativa si occuperà di interventi urgenti relativi
a fenomeni di violenze, maltrattamenti, devianza e dispersione
scolastica e si interfaccerà con i servizi territoriali e le
istituzioni scolastiche, per un approccio tempestivo e
coordinato di prevenzione del disagio.
"La situazione a Bisceglie è critica come in tantissimi altri
contesti, ne siamo consapevoli. I servizi sociali lavorano in
maniera molto attiva. Le risorse investite sono ingenti però
mancava uno strumento di raccordo e di coordinamento soprattutto
sul livello della prevenzione e quindi ben venga questo
protocollo", ha commentato il sindaco di Bisceglie, Angelantonio
Angarano, convinto che l'intesa siglata sia "lungimirante perché
investire sulla prevenzione della devianza minorile vuol dire
investire in un futuro migliore per i cittadini".
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