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In evidenza
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In collaborazione con PR Puglia FESR FSE+ 2021-2027
L'acqua non è solo una risorsa, ma
una sfida globale che richiede idee innovative e collaborazioni
trasversali. Con queste premesse nell'ambito di Accadueo (la
manifestazione internazionale di riferimento per la filiera del
settore idrico) si è tenuto ieri pomeriggio l'evento finale del
programma "SETE: 100 idee per salvare il mondo", organizzato da
StartupItalia in collaborazione con Regione Puglia, Acquedotto
Pugliese (AQP) e UNIDO ITPO Italy, nell'ambito delle politiche
di coesione e nella strategia di #mareAsinistra volta alla
valorizzazione dei talenti in Puglia, attraverso le opportunità
offerte dal Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027.
Attraverso una Call4ideas e Call4startup lanciata lo scorso
settembre, l'iniziativa ha raccolto progetti imprenditoriali
finalizzati a (r)innovare il settore idrico, l'utilizzo
dell'acqua e il suo risparmio. SETE ha selezionato le migliori
100 idee finalizzate a salvaguardare l'intera filiera dell'acqua
- raccolte all'interno di un paper di scenario dedicato
pubblicato su StartupItalia, ricco di dati aggiornati su mercato
idrico, impatto climatico e progetti in evoluzione - e invitato
le 10 realtà più promettenti sul palco di Accadueo. Startup,
scale-up, PMI, istituti di ricerca, spinoff universitari e altre
entità innovative selezionate da un comitato di valutazione di
esperti hanno presentato le proprie idee all'avanguardia per una
gestione sostenibile delle risorse idriche in ambito domestico,
energetico, industriale/agricolo e tecnologico/digitale.
Il premio #mareAsinistra al progetto che meglio ha risposto
agli obiettivi della call per l'attrazione e la valorizzazione
dei talenti è stato assegnato a Blue Eco Line, azienda toscana
fondata nel 2018 dall'ing.Lorenzo Lubrano, insieme ai colleghi e
allora compagni di corso all'Università di Firenze Olimpia
Rossi, Michele Mugnai e Camilla Cantiani. La startup ha
brevettato le tecnologie River Eye, che utilizza l'IA per
monitorare e censire i rifiuti plastici nei fiumi e River
Cleaner, un sistema automatizzato che intercetta i rifiuti
flottanti, portandoli direttamente al piano stradale.
"Raccogliere le idee innovative di startup e imprese da tutta
Italia, individuare talenti e al tempo stesso promuovere la
visione della Puglia rappresentata dalla strategia
#mareAsinistra è al centro di questo ambizioso progetto. Il
nostro obiettivo è quello di favorire l'incontro e il confronto
di giovani realtà e, al tempo stesso, di presentare la Puglia
come hub dell'innovazione, una regione in cui - grazie ad un
consolidato ecosistema fatto di istituzioni, università,
imprese, centri di ricerca, distretti tecnologici - i giovani e
i talenti possano sentirsi accolti e valorizzati. Una Regione
che diventa dunque destinazione per il proprio business e luogo
in cui vivere e crescere professionalmente" ha commentato
l'Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Puglia Alessandro
Delli Noci.
"Abbiamo creduto dal primo momento in questo progetto - ha
dichiarato Francesca Portincasa, direttrice generale di
Acquedotto Pugliese - nella convinzione che solo facendo sistema
e aprendoci a nuove idee riusciremo a cambiare il mondo
nell'ottica di salvarlo. SETE è perfettamente coerente con la
storia di Acquedotto Pugliese e con il nostro approccio alla
gestione dell'acqua fatto di innovazione, sostenibilità e
interconnessione. Vedere che tante startup si sono cimentate per
mettere alla prova le loro idee per la gestione dell'acqua nella
filiera estesa, dall'approvvigionamento al riutilizzo, è
significativo. Attuare uno sviluppo sostenibile vuol dire far sì
che le soluzioni di oggi non diventino i problemi di domani,
preservando la risorsa dell'acqua e garantendo un futuro non
solo ai nostri figli, ma anche ai nostri nipoti e oltre."
"Il tema non è solo l'acqua, il cibo o il contrasto ai
cambiamenti climatici, ma immaginare uno sviluppo sostenibile
che valorizzi le qualità e persino i difetti di un territorio.
La scarsità idrica, ad esempio, è una caratteristica ancestrale
della Puglia, chiamata 'Sitibonda' già dagli antichi Romani e
diventata per questo motivo sede di una delle maggiori opere
idrauliche al mondo: l'Acquedotto Pugliese" ha affermato Gianna
Elisa Berlingerio, direttora del Dipartimento Sviluppo Economico
della Regione Puglia. "Proprio la volontà di trasformare queste
criticità in opportunità ha generato soluzioni innovative e
competenze uniche, e ricevere così tante proposte su un tema
specifico come la preservazione dell'acqua dimostra quanto il
nostro ecosistema sia attrattivo per talenti e tecnologie.
Questo progetto fa parte della strategia #mareAsinistra, che
punta a valorizzare le persone e attrarre idee; con strumenti
come Tecnonidi e il fondo regionale Equity Puglia (che stanzierà
80 milioni di euro), vogliamo offrire alle startup e alle PMI
innovative l'opportunità di sviluppare i propri progetti in
Puglia. L'obiettivo è trasformare le sfide del territorio in un
modello di sviluppo sostenibile, per le persone e per il
futuro."
"Uno dei nostri principali obiettivi è di accelerare la
capacità produttiva delle PMI e di risolvere le difficoltà di
molti settori industriali, soprattutto quelli dove l'Italia è
storicamente un attore di rilievo, impegnandoci a collegare le
problematiche locali con l'expertise globale" ha aggiunto Dino
Fortunato, Chief Technical Advisor di UNIDO ITPO Italy. "In
questo ambito quello dell'acqua è il tema centrale: basti
pensare alla siccità, che sarà sempre più sentita non solo
nell'area del Mediterraneo. Le competenze del territorio
pugliese e il know-how specifico della Regione (che ci ha
portato ad esempio a lavorare insieme su un progetto di
salvaguardia delle falde acquifere a Cuba), assieme alle idee
che vengono dai giovani che hanno preso parte al progetto SETE,
possono quindi fornire soluzioni per migliorare l'efficienza
dell'irrigazione, sfruttare AI e algoritmi per progetti di
agricoltura 4.0, riutilizzare le acque reflue nelle coltivazioni
o recuperare sorgenti nelle aree più vulnerabili."
"Storicamente la gestione delle risorse idriche non è solo una
questione tecnica, ma profondamente politica. Rispondere alla
domanda 'Come gestire l'acqua?' significa prima di tutto darsi
una visione collettiva del futuro del nostro territorio" ha
concluso Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro
Mediterraneo sui cambiamenti climatici.
In collaborazione con PR Puglia FESR FSE+ 2021-2027
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