La disabilità incontra l'arte. Laboratori didattico-artistici, performance artistiche dal vivo e una mostra permanente di pitture e opere realizzate da una nutrita schiera di artisti unici animeranno la seconda edizione di Disart, ospitato dal 18 al 24 novembre al Camec, il Centro d'Arte Moderna e Contemporanea della Spezia. Disart, si legge in una nota, è l'acronimo riassuntivo della disabilità che si esprime incontrando l'arte. Il termine è stato coniato nel 2023 per la prima edizione dell'evento realizzato presso la Fondazione Carispezia e finanziato dalla Regione Liguria e dal ministero delle Politiche Sociali, che viene riproposto anche nel 2024 con una nuova e rinnovata versione della manifestazione.
"L'arte - ha dichiarato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - è un prezioso strumento di inclusione e di libera espressione delle peculiarità e unicità di ciascuno di noi e, come amministrazione, siamo lieti di ospitare questo ricchissimo programma di iniziative presso il Camec che, oltre al nuovo allestimento, ha recentemente inaugurato l'Accessibility Room per garantire la massima accessibilità e fruizione dei contenuti del museo ai soggetti più fragili. Disart è un progetto realizzato grazie al grande lavoro condiviso da moltissime persone e realtà territoriali e rappresenta un vero e proprio esempio virtuoso per la costruzione di una comunità più inclusiva e attenta al prossimo".
Ideatore e motore dell'iniziativa, anche nel 2024, è l'Associazione Agapo OdV attraverso le Officine Agapo - Laboratorio di Ceramiche Artistiche con sede alla Spezia.
Attraverso il sostegno di Fondazione Carispezia nell'ambito del bando "Cultura Plurale e Sostenibile" e la preziosa collaborazione del Sistema Museale del Comune della Spezia, il programma 2024 si è evoluto all'insegna del coinvolgimento territoriale portando al Camec, nella settimana dal 18 al 24 novembre, un programma di iniziative socio-culturali articolato.
Elemento caratterizzante l'edizione 2024 della manifestazione è proprio il coinvolgimento del mondo fragile che in questa occasione trova un momento significativo e a suo modo unico di cooperazione finalizzata a un intendimento comune. Alcuni numeri per raccontare l'iniziativa: 6 soggetti sostenitori, 15 associazioni e 5 cooperative sociali, 3 centri diurni, 5 gruppi artistici, 97 tra artisti espositori, coordinati da oltre 30 professionisti diversi, e coinvolti nelle performance. Tutti insieme produrranno 6 laboratori didattici, 16 eventi dal vivo con il coinvolgimento del pubblico e un'esposizione permanente di oltre 100 opere. Tra le associazioni coinvolte gli Scarti ETS - Centro di produzione teatrale d'innovazione, Gosp - Giovane Orchestra Spezzina, Associazione Rasoterra.
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