Si restringono le aree della Sardegna sottoposte a limiti per la peste suina africana. Il comitato degli Stati membri ha dato oggi il via libera alla nuova proposta della Commissione europea che, di fatto, ridefinisce la geografia delle tre zone sottoposte a restrizioni nell'Isola incrementando ulteriormente le aree non soggette ad alcun vincolo.
"Nello specifico - spiega il governatore Christian Solinas - le aree libere da restrizioni (nella così detta zona zero) passano dal 42% al 60%, interessando 239 Comuni. Si riducono invece le aree sottoposte a vincoli. In particolare - sottolinea il presidente - la zona 2 (la zona di restrizione del selvatico) passa da 76 a 56 Comuni, anche grazie all'importante contributo dei cacciatori nelle operazioni di monitoraggio. Inoltre è stata decisa una sensibile rimodulazione anche per la zona 3, dove sono ancora vigenti le prescrizioni più forti, che passa così da 21 a 12 Comuni".
Formalmente le modifiche saranno adottate con la pubblicazione, nei prossimi giorni, dell'aggiornamento nella Gazzetta europea. La decisione di oggi modifica quella del 15 dicembre scorso, e segue la prospettiva di una definitiva rimozione dei vincoli ancora presenti dopo la decisione che, alla fine del 2022, ha sancito la rimozione del divieto totale sulla movimentazione dei suini e dei prodotti suinicoli fuori dal territorio regionale, embargo rimasto in vigore per undici anni.
"In oltre quarant'anni di lotta alla peste suina - conclude Solinas - la Sardegna ha dovuto affrontare grandi sacrifici. Il nostro lavoro così come il confronto con il Governo e la Commissione europea proseguiranno fino alla completa rimozione dei vincoli ancora presenti. Il nuovo traguardo ci dice che la strada è quella giusta".
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