Baratili San Pietro, piccolo
borgo dell'Oristanese, celebra il vitigno bandiera del
territorio, la vernaccia. A questa varietà autoctona che si
esprime con un bianco secco dai sentori intensi e "mirrati",
prima doc sarda, il 15 giugno è dedicato il primo festival che
punta a valorizzare la tradizione, la cultura e l'enogastronomia
con un ricco programma di attività tra incontri, degustazioni e
un cooking show curato dalla chef Alessandra Noi e dalla
giornalista Giulia Salis.
Organizza il Comune in collaborazione con Gal Sinis, ecomuseo
della vernaccia di Oristano presieduto da Davide Orro, il
consorzio di tutela della vernaccia guidato da Mauro Contini e
che muove i primi passi nel territorio in un'ottica di
salvaguardia della denominazione Vernaccia di Oristano Doc.
Ancora, Regione e associazione Enti Locali per lo spettacolo.
Il festival si apre alle 17:30 nei locali dell'ex Cantina
Madau con un convegno dal titolo "Da sa terra a sa Tassa: la
Vernaccia dalla terra al bicchiere". Il progetto "Verniccia"
coinvolge una serie di artisti chiamati a interpretare il
vitigno e il suo legame con Baratili e il territorio attraverso
i murales. Alle 19 sarà svelato il murale realizzato
dall'artista Nicholas Bembo. Mezz'ora ora dopo via Roma si
trasformerà in un mercato all'aperto per scoprire e degustare i
prodotti locali.
Le note della Peter's Day Street Band accompagnerà i
visitatori lungo le strade del paese. Alle 21:30 si chiude con
il concerto dei FantaFolk in piazza dei Balli.
"Il Festival della Vernaccia - afferma Alberto Pippia, il
sindaco - è un tassello fondamentale di un progetto di
riscoperta del legame storico tra Baratili e la Vernaccia per
rilanciare, all'interno della nostra comunità e di quelle
vicine, la cultura di questo vitigno come insieme di tradizioni
legate all'intero ciclo di produzione. Solo attraverso una
sinergia tra tutte le risorse del territorio si può sviluppare
un percorso di crescita condivisa. In questo contesto, il
coordinamento del Gal Sinis, che promuove anche la bottarga di
Cabras, l'olio di Riola e l'artigianato di San Vero, unito al
grande valore delle attrattive costiere e archeologiche, può
davvero portare il nostro territorio a nuovi traguardi".
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