C'è anche un agente della Polizia
Penitenziaria in servizio nel carcere nuorese di "Badu e
Carros", tra le 14 persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta
sulla fuga del boss boss della mafia garganica Marco Raduano,
avvenuta il 24 febbraio 2023, quando l'uomo si era calato con un
lenzuolo dal muro di cinta dopo essere riuscito a uscire nel
cortile interno della struttura. Il poliziotto penitenziario, in
base agli indizi finora acquisiti, avrebbe agevolato nella fuga
Raduano, tra l'altro fornendogli telefoni cellulari e altri
dispositivi elettronici di comunicazione. L'operazione è scatta
questa notte, nelle province di Nuoro, Sassari e Venezia, nonché
in Corsica, con un blitz della Polizia di Stato e della Polizia
Penitenziaria, nell'ambito dell'inchiesta diretta dalla
Direzione distrettuale antimafia di Cagliari in collegamento
investigativo con la Direzione distrettuale antimafia di Bari e
coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.
Le 14 persone sono indagate, a vario titolo, per
favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena,
aggravati dall'agevolazione mafiosa in favore del clan foggiano
Raduano, nonché per detenzione e traffico di sostanze
stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione e
corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
L'indagine è stata avviata il 24 febbraio 2023 a seguito
dell'evasione di Marco Raduano dal carcere nuorese di "Badu e
Carros" e ha consentito di acquisire indizi circa le presunte
responsabilità di quanti ne avrebbero agevolato l'evasione e
favorito la latitanza: in particolare, si tratterebbe di diversi
soggetti, alcuni di origine sarda, altri dimoranti in provincia
di Venezia, nonché di alcuni cittadini francesi, dimoranti in
Corsica.
Sabelli (Dda) 'fondamentale sinergia tra procure'
"Nell'indagine partita il giorno dell'evasione di Marco Raduano sono stati fondamentali gli accertamenti tecnici, la collaborazione tra la Procura di Nuoro che, visto lo spessore criminale dell'evaso ha trasmesso subito gli atti alla Dda di Cagliari, la Dda di Bari e il coinvolgimento del procuratore nazionale Giovanni Melillo, ma alla fine siamo riusciti a ricostruire il quadro e ad arrivare ai 14 arresti di oggi", ha detto il Procuratore della Dda di Cagliari Rodolfo Sabelli nel corso della conferenza stampa a Nuoro nella quale è stata ricostruita la fuga dal carcere di Badu 'e Carros e la latitanza del boss della mafia garganica Marco Raduano, arrestato nel febbraio di quest'anno in Corsica. "L'intervento di varie Procure e delle forze dell'ordine ha permesso un coordinamento che ci ha dato una mano alla lettura complessiva del gruppo criminale dislocato in vari territori - ha aggiunto - Oggi abbiamo ritenuto importante essere a Nuoro, per portare presenza, vicinanza e rispetto al territorio che ha subito questa clamorosa evasione".
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