"Io voglio fare il presidente della Regione, lo faccio con mitezza ma con fermezza perché il patto che ho firmato con i cittadini non può essere prevaricato dai partiti.
Ci sono questioni da definire col Pd, il mio partito: il dialogo c'è e spero di definirlo serenamente nel giro di qualche giorno, ma ci sono emergenze da affrontare, non si poteva andare avanti con la paralisi dell'Assemblea siciliana".
Così il governatore della Sicilia Rosario Crocetta
ufficializzando in serata alla stampa i decreti di nomina degli
assessori della sua nuova squadra.
Crocetta ha spiegato di non aver firmato subito i decreti
perché prima ha atteso che gli fosse consegnato il rapporto dal
suo staff che ha verificato certificati penali, carichi pendenti
ed eventuali incompatibilità degli assessori. Dunque, nessun
problema di natura politica.
Sul nuovo governo rimangono al momento le spaccature
all'interno di Pd e Udc. L''area Cuperlo', rappresentata dal
segretario siciliano dei democratici Fausto Raciti, non ha dato
copertura politica e non hanno indicato rappresentati in giunta,
con il 50% del gruppo parlamentare Pd (9 deputati su 18) in
posizione di dissenso rispetto al governo e all''area Renzi' e
Areadem che hanno invece propri delegati nell'esecutivo. Anche
il gruppo Udc all'Ars sè diviso a metà: quattro deputati,
compreso il capogruppo Lillo Firetto, hanno preso le distanze,
con una nota ufficiale, rispetto ai due assessori (Patrizia
Valenti e Domenico Torrisi) indicati in giunta dal presidente
del partito, Gianpiero D'Alia. (ANSA)
Riproduzione riservata © Copyright ANSA