La Cassazione ha confermato la condanna a sei anni e quattro mesi di don Roberto Elice per aver abusato di tre ragazzini, che all'epoca dei fatti avevano 9, 11 e 13 anni.
La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali del religioso.
I fatti risalgono
ai primi mesi del 2014 quando era ancora parroco della chiesa di
Maria Santissima Assunta di via Perpignano a Palermo.
A scoprire degli abusi fu la madre di due fratellini che lo
denunciò, dopo essere riuscita a farlo confessare in chat. A
quel punto, la donna andò dagli investigatori raccontando le
confidenze raccolte dai figli. Le vittime si sono costituite
parte civile. Don Roberto li avrebbe molestati sessualmente più
volte. Agli atti anche una conversazione, via chat, tra il
sacerdote e una parrocchiana nella quale il prete confessava
quanto aveva fatto in un momento di debolezza, durante un
pellegrinaggio. I ragazzini hanno raccontato che tutto sarebbe
cominciato durante un pellegrinaggio a Medjugorje.
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