Ebrea moscovita, trasferitasi
negli Stati Uniti durante il regime sovietico, la pianista Oxana
Yablonskaya, alla cerimonia del concorso pianistico di Trapani
intitolato a Domenico Scarlatti, da presidente della giuria ha
incoronato vincitore della categoria emergenti il ventunenne
talento palestinese Mohammed Alshaikh, dimostrando che la musica
supera ogni confine, unendo i popoli al di là delle differenze
culturali e politiche.
Alshaikh, nato a Ramallah, in Cisgiordania, a 9 anni ha
iniziato gli studi di pianoforte alla Barenboim Said Music
School, istituzione fondata da direttore d'orchestra Daniel
Baremboim. Ha proseguito la sua formazione al Magnificat
Institute for Music di Gerusalemme e da alcuni anni partecipa
con successo a concorsi in tutta Europa e ha già tenuto recital
pianistici in Italia, a Taormina e Torino. La giuria gli ha
assegnato il punteggio di 99,5 su un massimo di 100. In
commissione, oltre ad artisti e didatti sia italiani che
stranieri, anche Nina Tichman, che come Yablonskaya, proviene
dagli Usa ed è di fede ebraica.
In un momento in cui le differenze territoriali e di fede
stanno segnando il nostro presente, i direttori artistici delle
associazioni Trapani Classica e Mema - Mediterranean Music
Association (rispettivamente Vincenzo Marrone d'Alberti e
Giovanni De Santis) sottolineano l'importanza di questa felice
coincidenza che amplifica l'obiettivo principale del concorso:
far incontrare e sostenere giovani talenti provenienti da tutto
il mondo.
In questa edizione sono giunte domande di iscrizione da
Russia, Cina, Palestina, Stati Uniti, Bulgaria, Vietnam, Corea
del Sud, Giappone: paesi spesso al centro delle dinamiche
geopolitiche più delicate che, attraverso giovani artisti,
possono sedersi alla stessa tastiera del pianoforte per far
risuonare l'armonia che in questo momento manca in troppe parti
del pianeta.
Mohammed Alshaikh ha eseguito la Sonata in La maggiore K 24
di Domenico Scarlatti, la Danse Macabre di Saint-Saëns nella
trascrizione per pianoforte di Horowitz e Liszt, lo Studio op.
10 n. 2 di Chopin e l'Etude-Tableaux op 39 n. 4 di Rachmaninov.
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