"Nel delicato rapporto tra
controllore e controllato, che deve dinamicamente tendere alla
continua ricerca di un punto di equilibrio, occorrerebbe
privilegiare procedure collaborative e di confronto preventivo
in cui le diverse esigenze possano trovare sintesi. In tal
senso, assumono particolare rilievo e vanno indubbiamente
incentivate le funzioni consultive svolte dalla Corte dei conti
in materia di interpretazione di norme di contabilità e finanza
pubblica, con il rilascio di pareri relativi a questioni di
carattere generale, con esclusione di ogni valutazione di atti o
casi specifici, che determinerebbe una non consentita ingerenza
della Corte nella concreta attività delle amministrazioni
pubbliche". Così il presidente della Regione siciliana, Renato
Schifani, nel suo intervento al congresso internazionale
organizzato dalla Procura regionale della Corte dei Conti in
corso allo Steri, a Palermo.
"Il confronto leale e collaborativo può e deve creare
occasioni di gestione
virtuosa della finanza pubblica, di rafforzamento degli
equilibri di bilancio e di
consolidamento delle basi economiche di una Regione complessa
come la Sicilia - ha detto Schifani - In questo senso ritengo
siano significativi quelli conseguiti dal governo regionale con
impegno continuo. Abbiamo significativamente ridotto il
disavanzo dai 7,3 miliardi di euro del 2018 a 4 miliardi, somma
che si ridurrà di circa 700 milioni euro con il rendiconto 2023.
Proseguiremo questo commino virtuoso anche nel 2024. Una
contrazione significativa riguarda poi l'indebitamento che dagli
8,3 miliardi euro scenderà quest'anno sotto i 6 miliardi euro.
Migliorata anche la situazione di cassa ed i tempi di pagamento
in favore di
cittadini ed imprese, incrementate le entrate, come nel caso
dell'imposta del bollo auto grazie a misure cooperative con i
cittadini-contribuenti".
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