"La Sicilia, con oltre 294mila
imprese attive di cui circa 11mila Pmi, è la seconda regione del
Mezzogiorno e la decima a livello nazionale per esportazioni con
una quota del 2,2% sul totale delle vendite oltreconfine
italiane. Nel 2023 l'export siciliano di beni si è attestato su
un valore di oltre 14 miliardi di euro, in contrazione del 16,6%
rispetto all'anno precedente". Sono dati Istat, rielaborati da
Sace, illustrati in mattinata, a Palermo, nel corso della
presentazione di 'Doing Export Report', che, come ogni anno,
approfondisce le potenzialità di crescita dell'export italiano e
le nuove rotte su cui le imprese italiane devono puntare,
contando sulle soluzioni, le connessioni e gli strumenti di
conoscenza di Sace. L'iniziativa si svolge in contemporanea tra
Milano, Bologna e Palermo. Nei primi tre mesi del 2024 (ultimo
dato disponibile) "le esportazioni siciliane hanno registrato un
aumento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023, segnando
un'ottima performance se confrontata con il dato negativo
nazionale (-2,8%). Lo scorso anno Siracusa - si legge nella nota
di Sace, impegnata al fianco di quasi 900 imprese dell'Isola,
soprattutto Pmi, tra sostegno a investimenti in sostenibilità,
innovazione e crescita e supporto alle attività di export e
internazionalizzazione - è risultata essere la principale
provincia per export, rappresentando da sola il 59% sul totale
delle vendite regionali oltreconfine, seguita da Catania (17%) e
Messina (11%)". La contrazione dell'export registrata lo scorso
anno si deve principalmente al calo delle vendite di raffinati
(-23,5%), primo settore con un peso di circa il 62% sul totale,
alimentari e bevande (-5,4%) e prodotti chimici (-31%). C'è,
invece, un incremento delle esportazioni di apparecchi
elettronici (+1,9%), prodotti agricoli (+11,2%) e apparecchi
elettrici (+84%). Tra gennaio e marzo di quest'anno sono
risultate in aumento le vendite di raffinati (+11,3%), prodotti
chimici (+3,4%) e apparecchi elettrici (+133%), a fronte di una
sostanziale stabilità di alimentari e bevande (-0,3%) e una
contrazione di apparecchi elettronici (-14,6%), che sconta in
particolare un calo di componenti elettronici e schede
elettroniche. Tra il 2023 e i primi mesi del 2024, Sace ha
sostenuto progetti delle aziende siciliane per un totale di
circa 1 miliardo.
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