"Inaccettabile che il naufragio
Bayesian resti senza colpevoli e l'indagine finora condotta
dalla magistratura ancora senza indagati". Così l'avvocato
Antonio Ingroia, già procuratore aggiunto a Palermo. "La
tragedia che si è consumata nelle acque di Porticello vicino
Palermo - prosegue Ingroia - non può essere un'indagine ancora
oggi, alla vigilia delle autopsie sui corpi delle vittime, senza
indagati. Sono davvero basito del contenuto della conferenza
stampa del Procuratore di Termini Imerese sulla vicenda, ove ha
comunicato che al momento non c'è nessun indagato per quel
naufragio e che tutti i membri dell'equipaggio, comandante
compreso, tutti sopravvissuti al naufragio, sono liberi di
lasciare il territorio italiano in attesa degli sviluppi". L'ex
pm antimafia dice di avere letto opinioni di esperti e
consulenti e la testimonianza diretta del comandante olandese
dell'imbarcazione che stava a un centinaio di metri dalla
Bayesian la notte dell'incidente e le informazioni sono tutte
concordi: "è assurdo che si sia verificato un naufragio di
un'imbarcazione di questa portata senza la complicità di un
errore umano decisivo. L'errore umano c'è stato certamente e
perciò andavano da subito indagati i membri dell'equipaggio con
ruoli di responsabilità rispetto alla sicurezza della
navigazione, comandante in testa. Così come mi sembra norma
elementare assicurarsi che ai probabili responsabili di questa
terribile tragedia venga impedito di lasciare il territorio
nazionale ed andarsene in giro per il mondo come se niente fosse
e chissà se e quando potranno essere chiamati a rispondere delle
loro - che a me sembrano evidenti - responsabilità".
"Sono molteplici i profili che gli esperti hanno già
evidenziato sulla catena di errori umani che in questo caso
hanno determinato la tragedia e che se non ci fossero stati
avrebbero evitato la morte, se non di tutte, di gran parte delle
vittime. Nell'esprimere quindi solidarietà ai familiari delle
vittime - conclude Ingroia - ribadisco che una giustizia inerte
e incapace di inchiodare alle loro colpe gli evidenti
responsabili rischia di esporre ancora una volta la giustizia
italiana ad una pessima figura agli occhi del mondo intero".
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