La Sicilia presenta livelli di
benessere modesti rispetto al complesso delle province italiane
valutate sugli 11 domini del Bes dei territori. E' quanto si
evince dalla seconda edizione del report BesT della Sicilia, che
delinea i profili di benessere equo e sostenibile della regione
e delle rispettive province a partire dalla lettura integrata
degli indicatori del Bes dei territori (edizione 2024). Tre i
focus tematici: Benessere economico, Paesaggio e patrimonio
culturale, Innovazione, ricerca e creatività con nuove
misurazioni e analisi sulle condizioni economiche degli
individui, sulla dotazione e fruizione di musei e biblioteche,
sull'offerta di servizi comunali online per le famiglie.
Quest'anno ai 20 report regionali si aggiunge un ventunesimo
sul benessere delle 14 città metropolitane.
Considerando le distribuzioni di 64 indicatori provinciali
raggruppate in 5 classi di benessere relativo (bassa,
medio-bassa, media, medio-alta e alta), nell'ultimo anno
disponibile, il 61,8% delle misure colloca le province
dell'isola nelle classi di benessere bassa e medio-bassa, mentre
il 22,3% le colloca nelle classi alta e medio-alta. Gli stessi
valori calcolati su tutte le province italiane sono
rispettivamente del 35,6% e del 41,8%. Nel confronto con le
altre regioni del Mezzogiorno, la Sicilia mostra un profilo
simile alla Calabria (con il 63,1% di misure provinciali nelle
classi bassa e medio-bassa e il 21,3 nelle classi alta e
medio-alta) ma peggiore della Sardegna e dell'Abruzzo, le meno
svantaggiate.
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