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Open Arms: al via processo con repliche pm

Open Arms: al via processo con repliche pm

Sabella, migranti avevano diritto di scendere

PALERMO, 20 dicembre 2024, 10:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"I migranti soccorsi dalla Open Arms non avevano diritto di scendere perché malati, ma perché uomini liberi. Infatti a Salvini si contesta il reato di sequestro di persona, non di lesioni. Il problema è la libertà non la salute". Lo ha detto nel corso di brevi repliche la procuratrice aggiunta Marzia Sabella, pubblica accusa al processo che vede imputato per rifiuto di atti d'ufficio e sequestro di persona il leader della Lega Matteo Salvini.
    Salvini è accusato di aver negato illegittimamente lo sbarco a Lampedusa, ad agosto del 2019, a 147 migranti soccorsi in mare dalla nave della ong spagnola Open Arms. Il 14 settembre scorso la Procura aveva chiesto la condanna di Salvini a 6 anni.
    "Se una nave da crociera ben può costituire un comodo e pur divertente Pos temporaneo - ha aggiunto - i crocieristi a bordo che si trovano a non poter sbarcare in assenza di valide ragioni sono indubbiamente vittime di sequestro di persona".
    "Lo sbarco dei minori competeva al ministro dell'Interno, non alla Prefettura come sostiene la difesa. E i minori avevano diritto a sbarcare secondo la normativa Sar", ha proseguito la pm.
    "E' scorretto inoltre, come fa la difesa, attribuire la giurisdizione alla Spagna, Stato di bandiera della Open Arms- ha continuato il magistrato - La legge prevede, infatti, che la giurisdizione è del Paese nelle cui acque si trova l'imbarcazione: in questo caso l'Italia".
    Sabella ha smentito che ragioni di sicurezza nazionale giustificassero il no allo sbarco.
    La difesa del leader leghista ha chiesto una breve sospensione per le contro-repliche.
   

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