I medici dell'ospedale Garibaldi-Nesima di Catania nei giorni scorsi hanno ricostruito una vescica di un paziente che ha iniziato ad alimentarsi tre giorni dopo l'intervento ed è stato dimesso dopo sette giorni in perfetto stato di buona salute grazie all'assistenza della psicologa Luigia Caparezza.
Ad eseguire l'intervento - interamente con tecnica intracorporea laparoscopica mini invasiva - è stato il direttore dell'Urologia Mario Falsaperla coadiuvato dall'aiuto urologo Marinella Finocchiaro, dall'anestesista Francesco Margarone, dagli infermieri di sala operatoria Diego Fortunato e Rita Caruso.
"L'intervento - spiega
in una nota l'ospedale - rientra tra le procedure ad altissima
complessità e rappresenta il trattamento mininvasivo e curativo
per le neoplasie vescicali infiltranti; Il tipo di derivazione
ha consentito al paziente di non essere portatore di 'sacche
esterne' poiché il neoserbatoio è stato collegato agli ureteri
(in alto) e all'uretra (in basso), regalandogli la possibilità
di continuare a mingere per via naturale". "Questo tipo di
intervento, eseguito in pochi centri italiani - sottolinea
l'ospedale - è frutto di una profonda esperienza che prende
avvio nel 2002, epoca in cui Falsaperla muoveva già i suoi
passi, pioniere di una tecnica innovativa e mini invasiva".
"La reale possibilità per i pazienti di sottoporsi ad un
intervento delicato con tecniche mininvasive in Sicilia senza
dover ricorrere al turismo sanitario, supportato dall'affetto
dei familiari e dal sostegno degli psicologi, rappresenta -
conclude la nota - una grande conquista e concorre a fare della
qualità di vita dei pazienti un obiettivo primario".
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